Vuelta a España 2018, Bouhanni multato: la Cofidis smentisce colpi e lite

Stavolta la Cofidis difende Nacer Bouhanni. Multato al termine della quinta tappa della Vuelta a España 2018 per “spinte contro un veicolo” e per “comportamento tra un corridore e un direttore sportivo che danneggia l’immagine del ciclismo” secondo quanto si legge nel comunicato ufficiale (traduzione dal francese e dallo spagnolo, le lingue in cui è redatto), il corridore francese si oppone alle ricostruzioni che sono successivamente emerse, negando di aver colpito l’auto e di aver avuto un altercazione con il suo diesse  Jean-Luc Jonrond, che a sua volta smentisce.

“Nacer ha sofferto di un colpo di calore e ha vissuto una tappa indubbiamente difficile, ma non è successo niente – spiega il direttore sportivo – Sono il suo coraggio e la sua volontà che gli hanno permesso di arrivare in tempo, lottando come un leone. Non ha mai dato alcun colpo alla macchina. Sono calunnie e basta, non merita queste ricostruzioni errate”.

La formazione transalpina se la prende dunque con quanto affermato dalla stampa locale, rilanciato poi da L’Equipe, anche se il comunicato della giuria stessa è abbastanza chiaro (meno sui colpi, anche se una classica spinta al corridore non viene solitamente indicata in quel modo, ma piuttosto circostanziato su quanto successo tra corridore e DS). Importante comunque notare che, mentre di solito il corridore viene trattato duramente, stavolta anche dal team manager Cedric Vasseur e dal patron Thierry Vittu sono arrivate parole di difesa.

“Ammetto che forse sono rimasto un po’ troppo attaccato alla boraccia che mi passava il direttore sportivo, ma non abbiamo avuto alcun litigio – spiega il corridore – E non ho mai dato colpi all’auto. Sono deluso e faccio fatica a capire perché alcuni tentino di farmi passare per il cattivo ragazzo che non sono”.

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